Un’esperienza di apprendimento della robotica divertente e coinvolgente per ragazzi e ragazze delle scuole medie
I Pomeriggi Digitali sono laboratori di robotica educativa per ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 14 anni, che avranno l’opportunità di imparare a programmare in modo divertente e sperimentare le tecnologie disponibili nel nostro fablab/officina.
Pyhton: un linguaggio di programmazione testuale di alto livelllo orientato agli oggetti. Python è noto per la sua chiarezza, potenza e flessibilità. Lo vedremo insieme durante il laboratorio di robotica!
Durante i pomeriggi digitali i ragazz* impareranno a programmare robot come Codey Rocky seguendo percorsi tracciati, evitando ostacoli e svolgendo delle missioni su un campo di gara.
Codey Rocky è un robot educativo che permette di sperimentare in modo semplice e intuitivo concetti di coding
I tutor spiegheranno cosa sono i linguaggi a blocchi e testuali (scratch e python), come si usano i sensori dei robot (ad esempio quelli di colore per l’inseguimento della linea o ultrasuoni/infrarossi per il rilevamento della prossimità), o i motori per il movimento e il giroscopio.
Durante i pomeriggi digitali le squadre dovranno allenarsi e preparare una strategia per la sfida finale di maggio, utilizzando a pieno le loro competenze per creare il robot più avanzato.
Tutti gli strumenti e i programmi da utilizzare saranno forniti da Megahub
Iscrizioni, costi e orari
I pomeriggi digitali si terranno ogni mercoledì pomeriggio per un totale di dieci incontri.
Aggiornamento 13/3/23: restano dei posti liberi per il gruppo che si incontra dalle 17:00 alle 19:00
Il costo di iscrizione è di 150 euro per partecipante e ci sono 10 posti disponibili, pertanto è consigliato iscriversi il prima possibile.
Iscriviti subito
I Pomeriggi Digitali presso l’Officina di Megahub sono un’opportunità unica per i giovani appassionati di tecnologia e robotica di sviluppare nuove abilità e scoprire il mondo della programmazione in modo divertente!
Si è conclusa la settimana di incontri al Faber Box dedicati a insegnanti e genitori degli studenti delle scuole primarie e secondarie dell’Alto Vicentino. Degli incontri che abbiamo chiamato “Pillole di Robotica e Digitale”.
Non sei riuscito/a a partecipare?
Non preoccuparti: di seguito ti raccontiamo com’è andata e ci diamo l’arrivederci a metà agosto, quando faremo dei corsi gratuiti a riguardo per docenti e genitori!
I nostri tutor hanno raccontato le attività organizzate da Megahub nelle scuole nell’anno scolastico 2021/2022: tematiche di grande interesse che saranno riproposte in autunno. Infatti in Megahub si terranno i seguenti corsi:
ROBOTICA EDUCATIVA Ovvero come insegnare la programmazione (coding) nelle scuole e esplorare il mondo della robotica educativa con esempi pratici di programmazione per la scuola primaria e secondaria.
Programmare dei piccoli robot dà agli studenti un nuovo metodo di ragionamento, la base per acquisire competenze in ambito digitale e tecnologico. Si possono sviluppare creatività e capacità di ragionamento, oltre che apprendere concetti base di matematica e fisica.
Studenti e studentesse imparano ad esempio ad usare Sphero e linguaggi di programmazione simili a Scratch.
Il coding è una disciplina che ha come base il pensiero computazionale, cioè tutti quei processi mentali che mirano alla «risoluzione di problemi, la progettazione di sistemi, la comprensione del comportamento umano attraverso quei concetti tipici solitamente attribuibili al campo della computer science risoluzione di problemi».[cit. Wikipedia]
2. MINECRAFT EDUCATION Questa versione del famosissimo videogioco è stata creata apposta per le scuole; ci sono dei “mondi” dove i personaggi/gli utenti hanno degli obbiettivi comuni da raggiungere con delle sfide da completare.
Minecraft è uno dei giochi più utilizzati al mondo e il primo per quanto riguarda insegnamento e didattica nelle scuole primarie e secondarie.
Minecraft Education dà quindi la possibilità di approfondire diverse materie scolastiche e diventa uno strumento di supporto per l’apprendimento a 360 gradi. Chi lo utilizza per l’insegnamento ha una varietà di lezioni già pronte a cui accedere.
Il tutor di Megahub che insegnerà a genitori e insegnanti ad usare minecraft è Michael Broccardo, che nei mesi scorsi ha fatto un progetto di Educazione Civica in una classe di quarta elementare a Marano Vicentino.
La classe ha riprodotto su Minecraft i quartieri e i monumenti principali della città di Marano, curando ogni minimo dettaglio (compreso l’interno degli edifici).
Per svolgere questo lavoro i ragazzi sono stati divisi in gruppi e, ad ognuno di questi, è stata assegnata una zona della città da riprodurre virtualmente, studiando i particolari di edifici o misurando le proporzioni degli oggetti reali.
In questo modo l’utilizzo del videogioco Minecraft è stato un modo divertente di approfondire materie come geometria, tecnica, storia, ecc.
Cos’è Minecraft? – Per gli insegnanti: Minecraft: Education Edition offre funzionalità progettate specificamente per gli ambienti di apprendimento al fine di supportare la collaborazione, le valutazioni, la programmazione e molto altro. In questo videogioco ci sono 600 lezioni allineate agli standard per coinvolgere gli studenti in tutto il piano di studi (…). Sono disponibili corsi dedicati a discipline STEM, programmazione, apprendimento socio-emotivo, storia, lingue, competenze del 21° secolo e altro ancora! – Per i genitori: Minecraft: Education Edition prepara gli studenti per l’ambiente di lavoro del futuro, aiutando a sviluppare competenze come collaborazione, risoluzione creativa dei problemi, comunicazione e pensiero [education.minecraft.net/it-it/discover/what-is-minecraft]
Il disegno e la modellazione in tre dimensioni (3D) sono la base di moltissimi lavori. Progettazione grafica o industriale, manutenzione e avvio macchinari o impianti, ecc.
Inoltre permette di utilizzare le tecnologie degli universi maker e fablab.
“I fab lab hanno dimostrato grandi potenzialità nel fornire ai loro utenti gli strumenti per realizzare in proprio dispositivi tecnologici. Tali dispositivi possono infatti essere adattati alle esigenze locali o personali in modi tuttora non accessibili alle produzioni su larga scala.Il concetto di fab lab nasce da un’idea del prof. Neil Gershenfeld del MIT. L’idea è legata ad un laboratorio in grado di collaborare a distanza ed elaborare progetti in forma digitale” – Wikipedia
“(…) maker space, strutture di artigianato digitale che mettono in collegamento la possibilità del digitale (soprattutto stampa 3d) con il saper fare italiano” – Comunicare Innovazione e Impresa, Luca Barbieri
Esercizi con Fusion 360
4. PROGRAMMAZIONE CON ARDUINO
Arduino è una scheda elettronica per la prototipazione rapida utilizzata per scopi hobbistici, didattici e professionali.
Silvano, il tutor che segue l’ambito elettronica, utilizza questa tecnologia perchè è un ottimo modo per iniziare a imparare il coding. Ha un linguaggio di programmazione relativamente semplice ed intuitivo che permette di passare subito all’azione.
L’utilizzo di Arduino nelle scuole permette un approccio al mondo della programamazione molto pratico: invece che imparare ad utilizzare dei codici e processi logici senza scopo, si può passare subito all’azione, puntando alla realizzazione di un progetti concreti (far accendere delle luci) o complessi (creare un vero e proprio robot).
“Non c’è bisogno del permesso di nessuno per fare grandi cose.” – Massimo Banzi
Un progetto fatto con le scuole con Arduino e la stampa 3D
Qui sopra una foto di uno dei progetti svolti con gli studenti della Terza e Quarta del Liceo Scientifico Da Vinci di Arzignano, si tratta di “Centraline Meteo” .
L’idea era quella di unire l’attrezzatura a disposizione della scuola (in questo caso di trattava proprio dell’hardware Arduino) con l’attenzione all’ambiente.
I ragazzi hanno lavorato da gennaio a maggio per creare delle colonnine che rilevano il livello di umidità, la pulizia dell’aria e la presenza di gas.
E’ stato un grande lavoro di squadra: riassumiamo i passaggi principali
Imparare la modellazione 3D, disegnare i pezzi della colonnine e dei sensori e stamparli.
Imparare la programmazione con Arduino e collegare i sensori
Fase di test, come dicono i tutor “Poche cose riescono al primo tentativo, c’è sempre bisogno di provare, correggere e perfezionare”
Collegare le colonnine ad unico server per controllare i dati dal computer
Posizionare le colonnine in diversi luoghi e tenerle monitorate
Oggi vi presentiamo Anna, che ha lavorato in Megahub come tutor di corsi di formazione per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Insieme a Michael, Silvano, Nikita, Martino e Pietro (gli altri tutor) nell’anno scolastico 2021/2022 hanno tenuto corsi di formazione digitale in diverse scuole dell’Alto Vicentino, per un totale di circa 700 alunni dai 3 anni ai 18 anni.
L’obiettivo di questi corsi è integrare strumenti tecnologici alla didattica scolastica, accordandosi insieme agli insegnanti sugli argomenti che si vogliono trattare. Questo tipo di formazione viene detta non formale, fa sì che i ragazzi diventino parte attiva della lezione e imparino divertendosi.
Anna oggi ci racconta la sua esperienza
Anna Scolaro, tutor di corsi di robotica e digitale in Megahub
Ciao, sono Anna, ho 26 anni e da febbraio ho cominciato a lavorare in Megahub come tutor dei corsi di robotica per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie.
Ho studiato al liceo scientifico Tron e poi ho scelto un percorso universitario umanistico. Sto infatti per laurearmi nella magistrale di Lingue dell’Università di Verona.
Quando sono venuta a conoscenza dell’opportunità di diventare tutor mi sembrava l’occasione perfetta per riprendere le mie competenze scientifiche e fare esperienza come insegnante. Mi è sempre piaciuto l’ambito dell’insegnamento e, in generale, lavorare a contatto con le persone.
Come hai conosciuto Megahub?
Conoscevo Megahub perché sono appassionata di musica e avevo già partecipato a qualche evento di Smanetto Quindi Suono. “Smanetto” è un connubio tra musica e digitale. Chiunque abbia un progetto per creare musica con strumenti elettronici, software, ect. può partecipare. E si vedono dei progetti molto interessanti! L’ultima edizione a maggio con Xabier Iriondo degli Afterhours è stata pazzesca.
Una foto di Smanetto quindi suono
Cosa ti ha colpito maggiormente di Megahub?
Mi sono subito trovata bene in quest’ambiente. Megahub è un posto pieno di giovani, pieno di creatività. È un contesto super inclusivo e una bellissima opportunità per sviluppare e concretizzare le proprie idee. Chiunque può passare durante gli orari degli open day, fare due chiacchere e scoprire come funziona. Penso sia una realtà bellissima e non ce sono altre di simili nella nostra zona.
Come avete organizzato i corsi nelle scuole?
Le scuole possono avere in dotazione dei software o degli strumenti tecnologici e chiamano Megahub per sviluppare dei corsi con questi strumenti. Abbiamo tenuto corsi molto diversi tra loro in base a quanto deciso con i docenti e ai materiali a disposizione della scuola.
Ci fai qualche esempio dei corsi che avete tenuto?
Vi parlo del primo corso che ho tenuto: si trattava di una quarta elementare della scuola primaria di Pievebelvicino. La scuola aveva a disposizione dei robot e io ho insegnato ai bambini come utilizzare il linguaggio a blocchi (il linguaggio a blocchi è un linguaggio di programmazione semplificato che serve per dare dei comandi e far muovere il robot).
Ad un’altra classe, per esempio, nella scuola secondaria di primo grado di Malo, abbiamo tenuto lezioni incentrate sui robot della LEGO. Abbiamo spiegato ai ragazzi come montare i pezzi del robot, come programmarlo, come farlo muovere, ect. I ragazzi si sono appassionati un sacco all’argomento. Hanno formato una squadra che ha partecipato alle gare di LEGO LEAGUE inter-regionali (Veneto – Trentino Alto Adige – Friuli Venezia Giulia). Sono arrivati al sesto posto, sfidando anche squadre delle scuole superiori!
Portarli alla gara è stata una grande soddisfazione!
Sono contenta di essermi messa in gioco e aver lavorato in Megahub.
Consiglio a tutti, se l’argomento è di vostro interesse e se vi piace l’insegnamento, di fare un giro in Megahub contattandoci alla mail info@megahub.it o al numero 3703406726.
In Megahub la maggior parte delle attività degli ultimi anni dedicate a insegnanti e studenti è stata realizzata grazie ad un progetto che ha come capofila Fondazione Edulife di cui Cooperativa Samarcanda è stata partner, il progetto Fabschool.
Tanti percorsi innovativi su digitale, robotica e tecnologia con le scuole della provincia di Vicenza.
Realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona Fabschool ha coinvolto Cooperativa Samarcanda con il progetto Megahub e si svolge in contemporanea nei poli di Verona Fablab, 311 Verona, Mantova Fablab, Associazione Fablab Dolomiti, Consorzio Cata Belluno e impresa sociale Polo9 ad Ancona.
Gli obbiettivi
– Dare vita autonoma a 6 laboratori scolastici permanenti – nel nostro caso presso il Faberbox di Schio –
– Generare una community di studenti e docenti in grado di generare conoscenza e competenze attraverso meccanismi di apprendimento non formale;
– Creare a una ricerca scientifica in grado di produrre un vademecum per l’attivazione di progetti simili in altri territori.
– Riconnettere scuola ed aziende del territorio, ri-generare fiducia attraverso la co progettazione di esperienze formative centrate sui bisogni del mercato del lavoro territoriale.
Il nostro fabschool corner presso il Faberbox di Schio
Tra le mura del maglificio sono passati molti e molte professionist*, ognuno con una storia e una passione diversa.
Oggi faremo due chiacchere con Pietro Melchioro, tra i fondatori dell’associazione Megahub e tutor dei corsi di robotica e digitale.
In Megahub posso essere definito ‘colui che risolve i problemi’
Ciao Pietro, in Megahub sei ormai diventato un punto di riferimento per la robotica. Di cosa ti occupi invece, quando non sei in Officina?
Lavoro per Confartigianato Imprese, un’azienda che accompagna e tutela le piccole imprese di artigiani offrendo loro servizi per crescere e competere nel mercato. Sono il dirigente di categoria della zona tra Valdagno e Montecchio; quindi, sono il punto di riferimento per gli artigiani della zona che hanno bisogno di assistenza tecnica. Sviluppo software e risolvo problemi informatici. Inoltre, in Confartigianato tengo corsi di formazione sul digitale.
Ho una mia ditta, la Jolly Roger, con cui realizzo siti web e applicazioni web utilizzando le migliori tecnologie del momento, insieme programmatori informatici, grafici ed editor.
E come sei entrato in contatto con Megahub?
Confartigianato era un partner di Megahub alla sua nascita: si organizzavano serate e corsi insieme. Quando sono arrivato qui ho conosciuto Giuseppe, Martino e tutti gli altri. Insieme abbiamo fondato l’Associazione Megahub: siamo un gruppo di liberi professionisti nel settore dell’artigianato e digitale e siamo tra i tutor dei corsi dell’Officina di Megahub.
Hai trovato il posto giusto per trasmettere la tua passione per l’artigianato e il digitale. Cosa ti piace maggiormente?
Il fablab di Megahub è un posto che dà la possibilità di creare e realizzare ciò che si vuole. Se si ha un’idea, un progetto da realizzare, l’Officina dispone degli strumenti per costruire qualsiasi cosa.
Per me Megahub è libertà di poter costruire, libertà di poter realizzare le proprie idee.
Che attività svolgi nell’Officina?
Sono un tutor dei corsi di elettronica, di robotica. So utilizzare tutti i macchinari e strumenti presenti in Megahub ma il mio “preferito” è il taglio laser. È uno strumento importantissimo per tagliare, modificare e costruire.
Mi piace chiamare quello di cui mi occupo “elettronica spinta”. I progetti più particolari, che richiedono competenze elettroniche e informatiche di alto livello, li gestisco io.
Sei anche un grande appassionato di hackathon, giusto?
Ho partecipato a tantissimi hackathon, diversi tra loro, sia come “giocatore” che come organizzatore.
Ho partecipato anche ad hackathon di grandi dimensioni, con più di 200 persone. Durante la pandemia ho gestito un hackathon online, a cui avevano partecipato più di 400 persone.
Facciamo un passo indietro. Che cos’è un hackathon?
Un Hackathon è un evento, normalmente di due o tre giorni, per informatici e appassionati di innovazione digitale.Ogni hackathon ha un certo tema e i partecipanti si dividono in squadre, di quattro o cinque persone, e collaborano intensivamente su un progetto comune. La squadra che elabora il miglior progetto/soluzione al problema richiesto dal tema dell’evento, vince la competizione.
Qualche mese fa avete organizzato un Hackathon con i ragazzi del progetto Fabschool, ci racconti come è andato? Qual era il progetto e la tematica da affrontare?
Esatto, abbiamo organizzato un Hackathon pensato come conclusione di alcuni dei percorsi di Fabschool*.
*Fabschool è un progetto che si è svolto in contemporanea da noi, in Megahub, e nei poli Verona Fablab, 311 Verona, Mantova Fablab, Associazione Fablab Dolomiti, Consorzio Cata Belluno e impresa sociale Polo9 ad Ancona. Abbiamo intrapreso con i ragazzi delle scuole superiori dell’Istituto Professionale Garbin, a Schio, dei percorsi innovativi su digitale, robotica e tecnologia.
PENSARE ALLE SMART CITIES NELL’ALTO VICENTINO
Il tema che abbiamo assegnato erano le SMART CITIES, le “città intelligenti”. che gestiscono le risorse in modo intelligente, mirando a diventare sostenibili economicamente e dal punto di vista energetico.
In questo video Michael, un altro dei tutor coinvolti nell’Hackaton, ci spiega in modo semplice cosa sono le smart cities
I ragazzi dovevano immaginare come potrebbero essere delle smart cities nel nostro territorio. Come possono delle città, nel nostro piccolo, grazie alla tecnologia e al digitale, migliorare la qualità della vita dei cittadini. Abbiamo quindi chiesto loro di pensare a una possibile soluzione che rispondesse a tre tematiche molto importanti:
1) “Smart cities Model”: Come poter applicare il modello delle smart cities alla nostra realtà, nel nostro territorio.
2) “Smart cities Nervous system”: Pensare a uno strumento che consenta di rilevare e risolvere i problemi più importanti della città
3) “Smart cities Environmental Tool”: Pensare a uno strumento che aiuti a risolvere un problema ambientale legato alla città. Ovvero, capire come la tecnologia e il digitale può risolvere il grande problema del cambiamento climatico
Devo dire che l’Hackathon è stato organizzato molto bene: è stato creato un sito e dei video su youtube apposta per l’evento dove i ragazzi potevano informarsi e raccogliere nozioni importanti sulle smart cities, per prepararsi in vista della competizione.
Sono sicuro che verranno organizzati altri hackathon in futuro, la struttura dell’Officina è l’ambiente ideale per lavorare a progetti di questo tipo.