Il 20 Marzo abbiamo ospitato una giornata organizzata da Santorso in Transizione, sul tema della Rieconomy. Vi riportiamo di seguito una breve descrizione del progetto (che vi invitiamo a scoprire interamente a questo link o cliccando le immagini riportate di seguito) e alcuni spunti su cui ci sentiamo di dover iniziare a riflettere seriamente, condividendo con le persone che ci stanno intorno non solo idee ma anche proposte concrete!
“All’inizio eravamo un po’ timorosi di parlare pubblicamente di temi come i limiti della crescita e del picco del petrolio, soprattutto in un contesto industriale come il nostro. Come l’avrebbero presa gli imprenditori, gli industriali e i commercianti? Come potevamo portare queste problematiche difficili senza offrire risposte o un piano pronto e attuabile per contrastarle?
Con il tempo però la percezione è cambiata. Siamo oggi convinti che costruire resilienza in un ambiente imprenditoriale possa liberare un immenso potenziale latente e accelerare l’evoluzione verso un modello economico circolare e sostenibile.
Se osserviamo per un momento il territorio di Santorso e dell’AltoVicentino non possiamo non notare:
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*l’enorme presenza di esperti di ogni settore (ingegneri, architetti, coltivatori, artigiani, psicologi, economisti, educatori, giovani laureati, etc..)
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*un diffuso spirito imprenditoriale che spinge fortemente la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione
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*una cultura profondamente legata al territorio, le tradizioni, l’ambiente e la sostenibilità
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*una notevole quantità di risorse finanziarie che, anche se sempre più debole per colpa della crisi economica, è alla continua ricerca di nuove e più affidabili opportunità di investimento.
In una situazione come questa, ci siamo chiesti se sia possibile immaginare le persone, le imprese e le istituzioni ripensare assieme il proprio modello economico locale e dar vita ad attività economiche che generino benessere ed equità sociale, prosperino in condizioni di crisi energetica o climatica, e in una tale simbiosi da permetterle di non produrre rifiuti e inquinamento (…)”
Il percorso fatto si è svolto in tre tappe, la seconda in Megahub, dove
“Se avete partecipato a qualche transition day o transition training potreste avere un’idea di come ci eravamo organizzati. Discussioni in World cafè, attività di ecologia profonda, visioning… Tutto ciò che ci serviva per conoscerci, condividere le nostre conoscenze e ragionare insieme su come intraprendere un esperimento di questa portata nel nostro territorio”
L’ultimo incontro, un Open Space, si è tenuto presso Modelleria Pozzan, ecco alcune frasi dell’intero resoconto che potete leggere qui!
“Era quindi evidente a tutti la necessità di integrare le soluzioni e le ‘buone pratiche’ ad un profondo cambiamento di mentalità e consapevolezza, capace di comprendere la complessità del mondo e basarsi su veri principi di sostenibilità e resilienza.
Questo però rende tutto ancora più complicato. Come si fa? Da dove si comincia? A chi spetta questo compito?
Sono domande che ci daranno filo da torcere nei prossimi tempi..”
E noi di Megahub saremo pronti a dire la nostra e contribuire concretamente! Arrivederci a presto!